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Chu sarà chiamato DOE Head
Per chiunque abbia seguito la carriera e i successi di Steven Chu, la notizia che il presidente eletto Obama nominerà il direttore del Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL) come suo segretario per l'energia è sia straordinario che incoraggiante. Notevole in quanto uno dei fisici più importanti del mondo e un premio Nobel sarà un membro del gabinetto dell'amministrazione, seduto accanto a politici, avvocati ed economisti. Incoraggiante in quanto Chu è diventato uno dei principali sostenitori ed esperto di nuove tecnologie energetiche. Chu gestisce presso LBNL quello che è, probabilmente, il principale centro al mondo per la ricerca energetica e lo sviluppo di nuove tecnologie legate all'energia. Le sue iniziative da quando è diventato direttore nel 2004 includono il Joint BioEnergy Institute, l'Energy Biosciences Institute e Helios, un centro di scienze energetiche multiscienza. Mentre il presidente Obama va avanti con i suoi piani multimiliardari di investimento in tecnologie pulite, avrà bisogno di un esperto per decidere cosa funzionerà e cosa è clamore. Non si potrebbe pensare a una persona migliore di Chu per farlo.

Steven Chu, il direttore del Lawrence Berkeley National Laboratory. Credito: Lawrence Berkeley National Lab – Roy Kaltschmidt, fotografo
Ma per me Chu sarà sempre ricordato per la sua melassa ottica. In alcuni dei più sorprendenti esperimenti di fisica della fine del XX secolo, Chu, mentre lavorava ai Bell Labs, ha usato una serie di laser per rallentare gli atomi fino a farli andare a passo d'uomo e poi ha usato la luce per intrappolare e manipolare gli atomi pigri. (Chu ha condiviso il Premio Nobel per la Fisica 1997 per il lavoro.) Chiunque riesca a capire come usare la melassa ottica può sicuramente capire come aggirare le trappole burocratiche al Dipartimento dell'Energia.
Incoraggiante è anche la notizia dell'annuncio anticipato da parte di Obama di Lisa P. Jackson come nuovo amministratore dell'Environmental Protection Agency. Incoraggiante perché Jackson sarà, secondo la mia rapida ricerca, il primo ingegnere a dirigere l'EPA, che è stata gestita sin dal suo inizio nel 1970 da avvocati e vari hacker politici. Si spera che Jackson, che ha conseguito una laurea in ingegneria chimica a Princeton, porterà un acume tecnico al lavoro che purtroppo è mancato all'agenzia.